L’ultima uscita ufficiale da amministratore delegato del Milan risale al settembre scorso, quando assieme al collega interista Michael Bolingbroke inaugurò il San Siro store in rappresentanza del suo club. Per il resto gli ultimi mesi di Barbara Berlusconi in dirigenza hanno visto una serie di episodi negativi riguardanti il suo ruolo, spesso scavalcato o lasciato letteralmente in disparte.
E pensare che Lady B, circa due anni fa, sarebbe dovuta essere la sostituta naturale ed immediata di Adriano Galliani, la nuova responsabile del club che avrebbe poi reperito e nominato altri addetti all’area tecnico-sportiva del Milan. Aveva praticamente chiuso per l’ingaggio di Sean Sogliano come nuovo ds, persino studiato alcuni profili di allenatori per il dopo-Allegri. Eppure papà Silvio ha preferito affidarsi di nuovo al fedele Galliani, relegando Barbara alla delegazione del reparto commerciale.
Poi è arrivata la grossa delusione dello stadio di proprietà; la Berlusconi con il suo team aveva messo in piedi un progetto centrale e innovativo, un impianto al Portello ad impatto zero e approvato da Comune e Fondazione Fiera. Ma è arrivato il clamoroso dietrofront dei piani più alti e l’estrosa idea della trentenne amministratrice è decaduta. Poca considerazione e troppa sfiducia per Lady B, che con l’arrivo futuro di Bee Taechaubol rischia di vedere i suoi compiti diminuire ancora di più. E secondo Tuttosport Barbara sarebbe pronta a distaccarsi definitivamente dal Milan.
Redazione MilanLive.it