I tifosi non dimenticheranno mai le sue strepitose gesta nel Milan tra il 1999 e il 2006, così come lui stesso non potrà mettere mai da parte l’affetto per i colori rossoneri e le lacrime nel giorno del suo addio in direzione Chelsea. Andriy Shevchenko è ancora cuore e anima milanista, come dimostrano le sue dichiarazioni riportate dal Corriere dello Sport direttamente da Londra, dove ieri era impegnato in un evento benefico.
Sheva ha parlato subito del Milan di oggi, senza fronzoli, elogiando gli sforzi attuali del club: “Per una società storica come il Milan è dura rialzarsi dopo 3-4 stagioni difficili. Ma sono sicuro che tornerà ad essere forte in Europa come nel passato. Da 25-30 anni è una delle migliori squadre al mondo, si è vinto tutto, è normale un momento di transizione. Ho visto che il presidente Berlusconi è tornato ad investire e ad essere vicino alla squadra, questo è un bene, porterà entusiasmo nel gruppo“.
Un parere poi su Sinisa Mihajlovic e sugli allenatori a cui si potrebbe ispirare: “Mihajlovic è un bravo tecnico e un uomo vero, sa cosa fare per vincere. Non ha mai giocato nel Milan ma lo ha fatto nell’Inter, quindi conosce l’ambiente milanese. Ancelotti come modello? Carlo è diventato un grande, capace di vincere la Champions anche a Madrid. Un uomo straordinario che aveva un ottimo rapporto con tutti, me compreso. Mourinho? Anche da lui ho imparato molto, uno dei migliori a tenere alta la concentrazione dei suoi giocatori“.
Per chiudere il ricordo di Shevchenko del suo momento ‘top’ in maglia rossonera: “Senza dubbio la Champions League 2002-2003 vinta a Manchester contro la Juventus. Sognavo fin da piccolo quella coppa e riuscirla a vincere calciando anche l’ultimo rigore è stato speciale“.
Redazione MilanLive.it