CALCIOMERCATO MILAN – Sono bastate tre partite a Gianluigi Donnarumma per convincere tutti. Tre partite in cui il Milan ha vinto e in cui lui ha alternato lampi da campione ed errori da novellino. Ma sono errori giustificati, errori che un ragazzino (o ragazzone, dipende dai punti di vista) di 16 anni deve fare per forza. Perché gli errori aiutano a crescere, e lui, per crescere, ha ancora tantissima strada da fare. Una strada che è iniziata da Castellammare di Stabia, suo luogo di nascita, precisamente alla Scuola Calcio Club Napoli. Da lì è iniziato tutto: è iniziato il sogno, che si è concretizzato in questi giorni ma che non bisogna smettere di coltivare mai.
Strano destino il suo. Numerosi club si erano presentati alla porta della scuola calcio di Gigio pronti a bussare, e fra questi c’era anche l’Inter dell’allora presidente Massimo Moratti. E non era un interesse fittizio: era un interesse reale, così forte che il club nerazzurro lo portò anche a Milano con un pre-accordo. “Sì, il primo pre-contratto – ha detto ai microfoni di Gianlucadimarzio.com Ciro Amore, presidente del Club Napoli – è stato fatto proprio con l’Inter. Arrivò un responsabile della società nerazzurra, qui alla scuola calcio, per dirmi che lo volevano, ci diede un ultimatum e anche il padre accettò la destinazione“.
Ma si sa, senza fare troppo i sentimentali, al cuore proprio non si comanda. Donnarumma, come tutto il resto della sua famiglia, è sempre stato un tifoso milanista, e quando Adriano Galliani chiamò, papà Alfonso, rossonero pure lui, non ci pensò due volte: “Restammo cinque giorni a Milano e lui si allenava con l’Inter” – racconta l’ex allenatore Angelo Panariello. – “Era con i genitori quando è arrivato il Milan. Pare che il padre sia stato chiamato da Galliani e il suo cuore rossonero abbia prevalso“.
Redazione MilanLive.it
