L’Expo di Milano, l’esposizione universale dedicata all’alimentazione che ha dato lustro al capoluogo lombardo, si è chiuso lo scorso 31 ottobre. Ma in realtà si è trasferito dalle parti di San Siro, come riporta metaforicamente oggi la Gazzetta dello Sport. La vera attrazione milanese ora solo le due squadre cittadine, Milan e Inter, che dopo anni di anonimato e agonie varie stanno tornando con forza ai vertici del calcio italiano.
Due società che ne hanno passate di tutti i colori, tra recessioni economiche, rose stravolte e allenatori non all’altezza. Ma già dalla scorsa estate, forse stimolate dal fatto che la città fosse al centro dell’attenzione universale, i club hanno cominciato a rinforzarsi, spendendo e spandendo, costruendo due formazioni di tutto rispetto che finalmente si stanno imponendo. L’Inter è capolista, squadra solida e rocciosa, con Roberto Mancini che ha impostato le proprie vittorie su una difesa impenetrabile e un attacco cinico.
Ed ora anche il Milan sta risalendo la china; il 3-1 sulla Lazio è frutto di mesi di lavoro, cambiamenti in corsa, strigliate e mugugni, che però hanno portato con pazienza a tre successi consecutivi in 8 giorni e ad un quinto posto che al momento vuol dire rientro nelle zone ‘europee’. La Champions non è più utopia per Sinisa Mihajlovic e compagnia, che si coccola un Carlos Bacca implacabile e un Jack Bonaventura inesauribile. Il vero Expo oggi è rosso-nero-azzurro.
Redazione MilanLive.it