La Gazzetta dello Sport oggi analizza la vittoria del Milan per 1-0 contro il Chievo Verona a San Siro spiegando che di buono c’è sicuramente il risultato, ma che per il gioco servirà tempo. Dopo la batosta contro il Napoli, nelle tre partite successive i rossoneri hanno messo insieme un pareggio e due vittorie ottenendo 7 punti. Una media non male. Ieri sera, inoltre, di positivo c’è stata anche il fatto di non aver subito gol per la prima volta.
Il primo tempo è stato, però, inguardabile. I giocatori del Milan si passavano il pallone per vie orizzontali senza produrre movimento. Nessun taglio, nessun inserimento. Ci ha provato Cerci ogni tanto, ma senza successo. Scarsa aggressività e scarsa intensità mostrate dalla squadra di Sinisa Mihajlovic nei primi 45 minuti. Non che il Chievo Verona abbia fatto chissà che, ma ai veneti lo 0-0 andava bene. Difficile stabilire dove finiscano i demeriti offensivi dei gialloblu e dove inizino invece i meriti della fase difensiva milanista. Il 4-3-3 sembra aver dato comunque più equilibrio e sicurezza alla squadra, seppur a fine tempo la situazione non fosse delle migliori per la scarsità di gioco e di carattere.
Nel corso dell’intervallo mister Mihajlovic deve aver trovato la chiave di volta per spingere i suoi ragazzi a dare molto di più. Ha toccato i tasti giusti per motivarli a dovere e non a caso si è visto un altro Milan nella ripresa. Non che il gioco sia stato scintillante, ma almeno per quanto riguarda lo spirito, la grinta e la determinazione. L’azione del gol è stata molto bella: palla di Bonaventura per il taglio di Carlos Bacca, il quale è bravo a servire Luca Antonelli per la conclusione di destro che si insacca rasoterra nell’angolino. Il movimento ben eseguito dal colombiano nello smarcarsi ha prodotto grandi benefici. La svolta alla gara l’ha data il risveglio delle mezzali. Juraj Kucka e Andrea Bertolacci nel primo tempo erano stati anonimi, ma nel secondo hanno cominciato a correre, a sovrapporsi e a inserirsi. Anche Giacomo Bonaventura è cresciuto. La Gazzetta dello Sport scrive che la vittoria ha preso forma triangolare: fisicità (Kucka), mobilità (Bertolacci) e creatività (Bonaventura).
Il Chievo Verona dopo il gol di Antonelli ha provato una reazione e stava per concretizzare il pareggio quando il neo entrato M’Poku ha servito bene Alberto Paloschi sul taglio, ma l’ex rossonero allungandosi il pallone ha dovuto calciare da posizione troppo defilata e si è dunque visto respingere in corner la conclusione dall’attento Gianluigi Donnarumma. Il Milan si è comunque mangiato più occasioni per realizzare il raddoppio. Nel finale un brivido quando M’Poku ha segnato, ma l’arbitro ha poi annullato la rete per fallo sul giovane portiere milanista. Ma alla fine il successo è arrivato. Domenica c’è la Lazio all’Olimpico e sarà un vero test di maturità per vedere se la squadra di Mihajlovic è davvero in crescita ed è uscita dalla crisi.
Redazione MilanLive.it