La storia di Gianluigi Donnarumma è molto bella. Un 16enne che si ritrova a essere titolare tra i pali del Milan ed è protagonista della prima partita in cui i rossoneri non hanno subito gol. Il ragazzo ha mostrato sicurezza e tranquillità, nessuna paura. Sempre molto attento e concentrato quando è stato chiamato in causa dal Chievo Verona. Sinisa Mihajlovic ieri sera ha deciso si riproporre lui per la seconda gara consecutiva, provando di avere tanta fiducia nelle qualità del giovanissimo portiere napoletano nonostante non fosse stato impeccabile contro il Sassuolo in occasione della punizione di Domenico Berardi.
Donnarumma non ha sentito pressioni e non si è emozionato. L’allenatore rossonero sembra che stia vincendo la sua scommessa, nonostante le critiche per il fatto di aver rischiato di bruciare un talento. Aleggia il fantasma di Diego Lopez, passato da titolare a dodicesimo, sulla cui esclusione Mihajlovic a fine partita si è così espresso: «Il portiere è un ruolo come un altro – riporta La Gazzetta dello Sport – , ultimamente mi pare più in forma Donnarumma. Tutto qui». Il 16enne ieri se l’è cavata bene nel primo tempo sul colpo di testa di Sergio Pellissier e nel secondo sul diagonale di Alberto Paloschi. Piccolo brivido nel finale, quando non è staccato benissimo ma è stato spostato da Giampiero Pinzi, ha mancato la presa e la palla è finita a Paul-Josè M’Poku che ha segnato, vedendosi giustamente annullare la marcatura. Donnarumma sembra comunque aver intrapreso la strada giusta e all’Olimpico contro la Lazio dovrà confermare le sue doti, sia caratteriali che tecniche.
Redazione MilanLive.it
