Dal sogno di uno stadio di proprietà moderno ed innovativo nel centro di Milano ad una triste vertenza giudiziaria. Il progetto dell’impianto Milan nella zona del Portello avrà un epilogo tutt’altro che amichevole, nonostante da più di un mese sia stato certificato l’abbandono di tale ipotesi architettonica per incomprensioni di natura economica con Fondazione Fiera.
La Gazzetta dello Sport torna oggi a parlare dell’argomento, svelando che lunedì sera un pool di avvocati che rappresentano il Milan avrebbe informato la Fondazione gestita da Benito Benedini di volerla citare in Tribunale. Niente da fare dunque per una risoluzione amichevole tra le parti per annullare il bando, visto che Silvio Berlusconi era stato vicino ad ottenere un accordo con l’ente fieristico senza però arrivare ad un compromesso condiviso dalle due parti.
Fondazione Fiera avrebbe voluto un arbitrato di tipo amministrato, ovvero un soggetto terzo, per decidere quale fosse la penale idonea da percepire dal Milan dopo il dietrofront per lo stadio. Il club rossonero, poco concorde con questa scelta, ha deciso invece di citare in Tribunale la controparte, chiedendo persino un risarcimento: nelle accuse del Milan spiccano i ritardi sulla scelta finale del bando e l’impossibilità di visitare e stimare il sottosuolo prima di elargire i costi della bonifica.
Redazione MilanLive.it
