Joseph Blatter, presidente uscente della FIFA, è indagato per alcuni casi di corruzione e non solo. Il suo nome è nel mirino della critica sportiva internazionale e lui in prima persona ha voluto difendersi rilasciando alcune dichiarazioni all’agenzia di stampa Tass: “Sono diventato l’obiettivo degli attacchi perché la Uefa non mi vuole come presidente. Ma solo la Uefa voleva farmi fuori, le altre Confederazioni erano con me e sono stato rieletto. All’inizio era un attacco personale, era Platini contro di me, poi la questione è diventata politica, con gli attacchi dei Paesi che hanno perso il Mondiale, Inghilterra contro Russia e Usa contro Qatar”.
Le sue parole su Michel Platini sono state invece le seguenti: “Voleva diventare il presidente della Fifa ma non aveva il coraggio di candidarsi. E ora siamo in questa situazione. Da quando sono presidente, abbiamo fatto della Fifa una grande azienda commerciale e questo naturalmente provoca invidia e gelosia. Il rapporto con Platini si è incrinato quando nel 2007, è stato eletto presidente della Uefa mentre un anno prima eravamo i migliori amici. Non mi ha mai spiegato perché mi ha messo ai margini”. Vedremo come si evolverà la situazione, ma la realtà rimane comunque che a livello istituzionale il calcio ha bisogno di una rivoluzione e di un’autentica ripulita. Sono sempre i soliti a fare bello e cattivo tempo senza migliorare le cose.
Redazione MilanLive.it