In casa Milan tiene banco il tema relativo al futuro di Sinisa Mihajlovic. Le prossime partite di campionato contro Sassuolo e Chievo Verona a San Siro vengono ritenute decisive per saldare o far saltare definitivamente la sua panchina. Il problema della società di via Aldo Rossi è però quello di andare ad individuare chi possa realmente dare una scossa a questa squadra e riportarla in posizioni di classifica più dignitose facendole praticare un gioco maggiormente apprezzabile ed efficace. Trovare un allenatore che possa assolvere questo difficile compito con un materiale umano e tecnico come quello attualmente presente nell’organico rossonero non è un’impresa delle più semplici.
La Gazzetta dello Sport cita il fatto che Luciano Spalletti e Roberto Donadoni sono liberi, ma il fatto di avere ancora sotto contratto Filippo Inzaghi e Clarence Seedorf fino a giugno 2016 frena la dirigenza dall’ingaggiare nuovi tecnici. Pippo percepirà i 900 mila euro netti previsti, mentre l’olandese è stato già liquidato nello scorso bilancio pur restando ancora vincolato contrattualmente al club. Ingaggiare un altro allenatore, e dover al contempo pagare pure Mihajlovic in caso di esonero, non è una prospettiva che alletta molto la società. Silvio Berlusconi ha in Cristian Brocchi, allenatore della Primavera del Milan, un suo pupillo ma i rossoneri non possono permettersi di bruciare un altro tecnico con poca esperienza sulla panchina.
Redazione MilanLive.it