Il pareggio di Torino tiene il Milan in un limbo, in sospensione tra la crisi nera di risultati, bloccata proprio dall’1-1 di sabato sera, e quei segnali di rivalsa che ci si aspettava di intravedere proprio dall’ultima giornata di campionato. Il clan rossonero non è ancora guarito, veleggiando tra barlumi di speranza e tremendi errori che possono compromettere il tutto. La rimonta verso l’alta classifica è quasi impossibile, anche se il torneo attuale mostra un’indecisione sulle leadership che può essere un vantaggio per il Milan stesso.
Sinisa Mihajlovic intanto, come scrive il Corriere dello Sport, sta cominciando a perdere quelle certezze che lo hanno accompagnato fin da inizio stagione. La società comincia a lanciare messaggi, come Adriano Galliani che ha ribadito nel post-partita di Torino di come “ci si aspettava di più dal lavoro della squadra, visti gli investimenti enormi che abbiamo fatto in estate“. Mercoledì prima del derby amichevole ci sarà un confronto con la proprietà, nella quale Mihajlovic dovrà essere convincente in attesa dei risultati sul campo.
Dieci giorni di tempo dunque per l’ex doriano, ovvero le prossime sfide casalinghe contro Sassuolo e Chievo Verona, utili per riprendersi la fiducia dell’ambiente e dei tifosi, anche loro pronti a contestare mister Sinisa. Sei punti per riprendere a correre ed allontanare gli spettri della crisi e dell’ennesimo campionato anonimo. Mihajlovic lo sa bene e capisce di essere in bilico: la sua permanenza sulla panchina del Milan ha ormai una data di scadenza.
Redazione MilanLive.it
