Tifosi, giornalisti, addetti ai lavori: tutti concordi sul fatto che il Milan attuale debba giocare con il 4-4-2, modulo classico ma ideale per le caratteristiche tecniche dei calciatori presenti in rosa. Sinisa Mihajlovic sembra averlo capito, avendo provato questa soluzione già nel match contro il Monza in amichevole, ma non sarà una rivoluzione tattica immediata la sua, o meglio, avverrà parzialmente e con raziocinio.
Come scrive oggi il Corriere dello Sport, Mihajlovic contro il Torino cambierà l’assetto del Milan ma con un modulo intermedio, momenteaneo: spazio al 4-3-3, scelto più per esigenze di rosa che per una convinzione generale su questo tipo di schieramento, comunque già utilizzato dal serbo ai tempi della Sampdoria. Mihajlovic contro i granata punterà su Alessio Cerci, considerato ala destra ideale nel tridente, mentre sulla sinistra agirà Jack Bonaventura, che durante la gestione Inzaghi ha spesso agito da esterno alto.
La scelta del 4-3-3 dipende anche dagli attaccanti a disposizione: Mihajlovic non rischierà Mario Balotelli, mentre uno tra Carlos Bacca e Luiz Adriano resterà fuori, per avere un cambio offensivo pronto e per non forzare il colombiano ad un’altra prova da 90′ dopo le fatiche con la sua Nazionale. Con il centrocampo a tre invece si rischia l’ennesimo dualismo Montolivo-De Jong nel ruolo di regista basso; quando si passerà al 4-4-2 entrambi i mediani potranno coesistere senza problemi.
Redazione MilanLive.it