Il diktat di Silvio Berlusconi è chiaro: il Milan cambierà volto dalla prossima partita per migliorare il suo andamento ed il suo ruolino di marcia così scarso. Come scrive oggi la Gazzetta dello Sport dunque Sinisa Mihajlovic si è convinto, anche per le pressioni dall’alto, a cambiare modulo di partenza. Niente 4-3-1-2, addio al ‘rombo’ che non ha dato i frutti sperati ad inizio stagione. Spazio al 4-4-2 che è considerato ad oggi l’impianto migliore da cui ripartire.
Un Milan più compatto, con maggiore lavoro sulle corsie esterne dunque, nel 4-4-2 messo in piedi da Mihajlovic fin dalla trasferta di Torino. Difesa a quattro confermata, poi due esterni di centrocampo, ovvero sicuramente Jack Bonaventura che arretrerà rispetto alle ultime prove ma si dirigerà sulla sinistra, ruolo che a Bergamo ha interpetato per anni con successo. A destro possibile scelta su Juraj Kucka, oppure sullo scalpitante Alessio Cerci, che si è fatto ben notare nell’amichevole contro il Monza.
In attacco per il momento non sembra esserci spazio per Mario Balotelli, ma la sua possibile assenza a Torino dipende più da fattori muscolari che da scelte tecniche. L’attaccante ex Liverpool ieri si è allenato in palestra, senza poter ancora forzare in chiave recupero fisico. Il problema all’inguine vuol dire principio di pubalgia, argomento da non sottovalutare e prendere con le molle. Ancora incerta la data del suo rientro in prima squadra.
Redazione MilanLive.it