Qualora la dirigenza del Milan decidesse, una volta per tutte, di separarsi da Sinisa Mihajlovic puntando sull’esonero, avrebbe l’imbarazzo della scelta per sostituirlo. Lo scrive oggi il Corriere dello Sport, parlando di una stagione anomala, con una serie di tecnici da ‘top club’ fermi ad attendere le chiamate di società internazionali. Stamane si parla di Marcello Lippi, ipotesi già immaginata in passato, magari con al fianco un giovane come Cristian Brocchi. Ma non è affatto l’unica possibilità sul mercato.
Un altro ex ct azzurro è stato indicato come possibile sostituto ideale in panchina, ovvero Roberto Donadoni, fermo dopo il fallimento del suo Parma e considerato ideale in casa Milan per l’ottima conoscenza che ha dell’ambiente. Per restare in tema ‘casalingo’ non è da escludere una promozione dello storico vice Mauro Tassotti, oggi osservatore del club rossonero, vista la lunga militanza in panchina. Il sogno resta Carlo Ancelotti, che proprio nell’intervista odierna pubblicata dal Corriere della Sera ha ammesso di essere quasi pronto a tornare in sella.
A spasso c’è il tedesco Jurgen Klopp, anche se ultimamente appare ‘braccato’ dal Liverpool; stuzzica l’idea Fabio Capello, liberatosi dall’incarico in Russia ma poco avvezzo ad un ritorno nel calcio italiano. Poi i tanti tecnici italiani disoccupati che farebbero comodo, ma sono ostacolati da ingaggi faraonici; come Luciano Spalletti, molto apprezzato a Milanello ma ancora sotto contratto con lo Zenit. Come Vincenzo Montella, pupillo di Silvio Berlusconi ma con una pesante clausola da 5 milioni da pagare per liberarlo dalla Fiorentina. O Walter Mazzarri, di proprietà Inter con al seguito uno staff tecnico numeroso ed esagerato. Ma anche i vari Zaccheroni, Prandelli, Di Matteo e Guidolin. Un imbarazzo della scelta davvero incredibile.
Redazione MilanLive.it