Se anche un personaggio ricco di aplomb e pacatezza come Keisuke Honda comincia a criticare apertamente il Milan e l’organizzazione interna, bé qualcosa di grosso sicuramente non va. Il giapponese, in realtà uno dei peggiori per media voto da inizio campionato, ha dato il proprio parere sulla crisi rossonera come riporta la Gazzetta dello Sport. Parole chiare e lucide, quasi da dirigente, che portano alla luce i reali problemi del Milan in campo e fuori.
Non contento di giocare poco, viste le recenti panchine in campionato, Honda ha commentato così i dilemmi del club: “Mi impegno molto, non capisco perché resto fuori, ma sono sempre a disposizione di Mihajlovic in qualsiasi ruolo. I problemi del Milan sono chiari, sono sempre gli stessi da varie stagioni. Se non li abbiamo capiti da questa sconfitta pesante vuol dire che siamo ancora lontanissimi dal ripartire e ricostruire il club. Per cambiare passo bisogna fare una valutazione diversa di tutti i criteri, dalla dirigenza ai tifosi. Ci potrebbero volere anche 5-10 anni per tornare ad alti livelli, è dura ma la penso così“.
Durissimo Honda, che punta il dito anche verso Mihajlovic, il quale spesso pubblicamente ha criticato in maniera aspra i suoi elementi: “Il mister dice che la colpa delle sconfitte e dei giocatori che si approcciano male alle partite. Non capisco il senso della critica, il Milan ha da anni tanti buoni elementi, anche Nazionali. Non credo possa essere il nostro valore il problema principale. Per crescere bisogna o investire tanti soldi, come Psg o Manchester City, oppure resettare il tutto, la struttura della dirigenza e dello staff tecnico va messa in discussione una volta per tutte“.
Redazione MilanLive.it