E’ risaputo che quando una squadra attraversa un periodo negativo nel mirino della critica ci finisce quasi sempre l’allenatore per primo. E’ lui che allena i giocatori durante la settimana e se questi in campo non si esprimono a dovere sicuramente ci sono delle responsabilità del tecnico. Non si può nascondere che delle colpe Sinisa Mihajlovic in tutta questa situazione le abbia. Non tanto per questioni legate al gioco (il Milan non è un gruppo costruito per produrre gioco scintillante, anche se sicuramente dovrebbe fare di più visto che ha numeri da zona retrocessione), quanto invece per quelle legate all’atteggiamento dei calciatori. La grinta e la fame di cui ha parlato più volte in conferenza stampa ed interviste non si stanno vedendo. E senza l’approccio giusto alle partite anche dal punto di vista tecnico-tattico poi si rischia di sbagliare tutto. Il serbo non sta riuscendo ancora a dare la scossa necessaria alla squadra.
A difesa di Mihajlovic va detto, però, che non era pensabile avesse la bacchetta magica per trasformare Zapata in Nesta, De Sciglio in Cafu, Antonelli in Maldini, Bertolacci in Seedorf, Montolivo in Pirlo e così via. E’ lecito chiedergli di fare meglio, siamo i primi a dirlo, ma la situazione del Milan è figlia delle scelte della dirigenza. Il tecnico da anni viene utilizzato come capro espiatorio dimenticandosi che coloro che hanno le responsabilità maggiori per la mancata competitività della squadra sono in società ed hanno dei nomi ben precisi: Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani.
Prima era colpa di Allegri, poi Seedorf (cattivone Clarence, hai fatto solo 35 punti in 19 giornate), poi di Inzaghi e adesso è il turno di Mihajlovic. Le colpe di Galliani e Berlusconi dove le mettiamo? Chi ha costruito la squadra? Questi benedetti 90 milioni (in realtà meno considerando che Romagnoli viene pagato a rate e che sono stati incassati 11 milioni) sono stati investiti bene o oppure Galliani ha sbagliato ancora dimostrando che anche con i soldi non è il Re del Mercato che molti millantano?
Da tempo si ripete che al Milan mancano dei leader, gente di personalità, e andando a vedere i cicli vincenti del club ne troviamo molti presenti in organico. Cosa ha fatto la società in questi anni per costruire una squadra che ne possa ripercorrere le orme del Milan del passato? Nulla. Come può Mihajlovic senza gente di questo tipo mettere insieme un gruppo vincente? Ogni anno Berlusconi incolpa l’allenatore di turno per la mancata vittoria di un campionato (basti pensare a cosa disse ai tempi di Leonardo) o il mancato raggiungimento di un obiettivo. La realtà è che lui e l’amministratore delegato (e direttore sportivo effettivo) dovrebbero metterci la faccia e assumersi le loro responsabilità. Ma lo diciamo da tempo, non lo faranno mai. Non lo hanno mai fatto e non cominceranno a farlo adesso. Ma intanto è importante che qualcuno lo dica e che non si nasconda.
Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)