Mihajlovic-Sarri, destini incrociati in panchina ed una grande stima reciproca

Mihajlovic e Sarri (getty images)
Mihajlovic e Sarri (getty images)

Da una parte un ex calciatore, che in Italia ha vinto praticamente tutto, dal carattere deciso e spesso anche insolente. Dall’altra un cosiddetto ‘self-made man’, un tecnico esperto che ha fatto la gavetta e si è preso le sue piccole soddisfazioni in provincia prima della chiamata del grande calcio. Sinisa Mihajlovic e Maurizio Sarri sono personaggi agli antipodi, che si stimano reciprocamente e si sfidano domani in Milan-Napoli, con la sensazione che avrebbero potuto vivere questo match seduti sulla panchina opposta.

 

Come riporta il Corriere della Sera infatti, Sinisa Mihajlovic era stato il primo nome accostato alla panchina del Napoli dopo la decisione di dire addio a Rafa Benitez, maturata a campionato ancora in corso. Colloqui, sondaggi e abboccamenti, anche se la piazza partenopea aveva cominciato a mugugnare. Richieste precise sul mercato e 2 milioni di ingaggio fu la domanda del serbo, a cui non seguì una risposta positiva di Aurelio De Laurentiis, che si lasciò sfuggre Mihajlovic accordatosi nel frattempo con Adriano Galliani.

 

Dall’altra parte Maurizio Sarri fu un’idea concreta e affascinante della dirigenza Milan per il dopo-Inzaghi; il navigato tecnico toscano dopo l’ottima esperienza di Empoli fu avvicinato ed ebbe persino qualche colloquio con i rossoneri, decisi a ripetere l’esperienza Arrigo Sacchi, un uomo della provincia che portò a fine anni ’80 la sua splendida idea di calcio in una big italiana. A non convincersi fu Silvio Berlusconi, che preferì un profilo più carismatico e adatto alle grandi piazze, così l’ex allenatore empolese scelse Napoli per portare avanti il proprio progetto tattico e strategico.

 

Redazione MilanLive.it

 

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