Vitali Kutuzov, ex attaccante del Milan, è stato intervistato da Tuttomercatoweb.com ed ha ricordato la sua breve avventura in rossonero spiegando i motivi per i quali non riuscì a sfondare come invece si credeva: “Ero troppo giovane, all’epoca non ero mentalmente pronto per giocare a livelli così alti. L’emozione di giocare con grandi campioni, la difficoltà della lingua e delle abitudini hanno condizionato il mio inserimento. Non ebbi nemmeno il tempo per ambientarmi che fui mandato in prestito in Portogallo, allo Sporting Lisbona. Nonostante mi ritrovai a giocare in una squadra prestigiosa credo che lasciare l’Italia così presto non fece altro che peggiorare le cose. Persi un ulteriore anno per prepararmi al calcio italiano. Alla fine tornai all’Avellino e le cose cominciarono a girare, pur giocando attaccante esterno e senza tirare rigori segnai 15 reti. C’era Zeman allenatore e posso dire che un anno di allenamenti con lui equivale a cinque con altri (ride, ndr)”.
Il Milan lo aveva acquistato dopo il doppio confronto in Coppa UEFA contro il Bate Borisov nella stagione 2001-2002, in rossonero non ha mai avuto chance. Le sue stagioni migliori le ha giocate in Serie B con Avellino (2003-2004) e Pisa (2007-2008) realizzando complessivamente 26 gol. Nel 2008-2009 ha vinto il campionato al primo anno a Bari, dove ha giocato fino al 2011-2012 segnando 7 gol in 54 match prima di essere coinvolto nello scandalo del Calcioscommesse e condannato a 3 anni e 6 mesi di squalifica. Poi non è più sceso sui campi di calcio. Oggi ha 35 anni.
Redazione MilanLive.it