Milan, l’affare Bee è sotto torchio. Ma Fininvest smentisce l’inchiesta

Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol (foto by calcioefinanza.it)
Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol (foto by calcioefinanza.it)

Ha scatenato un vero e proprio polverone l’articolo di ieri pubblicato da La Repubblica, che ha clamorosamente svelato come il mondo del calcio sia oggetto di un’indagine da parte della Procura di Milano, attiva su vari fronti legati al riciclaggio di fondi e illeciti sulla vendita di diritti TV. La figura centrale di questa storia è il barone svizzero Filippo Dollfus de Volkesberg, accusato di gestire conti cifrati per alcune società italiane.

 

Un’inchiesta che coinvolgerebbe anche il Milan e l’affare che Bee Taechaubol e Silvio Berlusconi starebbero per chiudere con la firma decisiva attesa per mercoledì prossimo. Il ‘closing’ è messo a rischio dalle voci che vedrebbero le due parti, dunque la cordata thailandese e Fininvest, affidarsi ad una Tax Finance fittizia che si occuperebbe di riciclaggio di fondi neri, come già accaduto nel 2013 quando uomini vicini alla società di Berlusconi furono condannati per i loschi affari e lo stesso Cavaliere subì il processo per frode fiscale.

 

Ieri è arrivata la secca smentita proprio dai canali Fininvest, da dove si ammette l’estraneità ai fatti e al lavoro dei pm Pellicano e Polizzi: “Si tratta di elucubrazioni, insinuazioni, ipotesi confuse. Fininvest nulla sa di inchieste della Procura sulla vicenda Milan ed esclude che tali inchieste possano esistere. Ribadisce la cristallina correttezza dei propri comportamenti”. Ma intanto un altro lato oscuro del calcio rischia di venire alla luce e scatenare una nuova scia di scandali.

 

Redazione MilanLive.it

 

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