Milan dai due volti quello visto contro l’Udinese a San Siro: praticamente perfetto nel primo tempo, concluso sul 3-0, e decisamente deludente nella ripresa. Dopo il triplice vantaggio maturato nei primi 45 minuti, i rossoneri sono rientrati in campo con l’atteggiamento sbagliato e hanno rischiato di farsi rimontare prendendo due gol evitabili. Il cambio Calabria-Alex, sicuramente discutibile, non basta a giustificare il drastico calo della squadra. Comunque era importante vincere, dando continuità al successo ottenuto sul Palermo, e bisogna ripartire da quanto di positivo fatto nel primo tempo andando a migliorare in quelli aspetti che hanno rischiato di mettere a repentaglio il risultato nel secondo.
E’ stata la partita del ritorno di Mario Balotelli da titolare e subito ha inciso segnando su punizione e rendendosi protagonista di una buona prova. L’incognita è rappresentata dalla sua capacità di amalgamarsi con i suoi partner in attacco e di non accentrare troppo il gioco su di sé. Ieri con Carlos Bacca c’è stata scarsa intesa, anche se comunque il colombiano sembrava in serata ‘no’. Mario deve anche essere più presente in area quando arrivano cross dalle fasce. Ad ogni modo, siamo all’inizio e con il lavoro può migliorare. Oggi viene celebrato e già si legge ‘Mario is back’ o altri elogi. E’ giusto sottolineare la sua buona prova, ma bisogna fare attenzione a celebrarlo eccessivamente, salvo poi affossarlo quando magari le cose andranno meno bene. Diamogli tempo e poi valutiamo se effettivamente Balotelli avrà fatto l’atteso salto di qualità. Troppe volte in Italia si pompa a livello mediatico un giocatore e poi lo si demolisce quando sbaglia.
Udinese-Milan ci ha restituito la conferma che con Riccardo Montolivo in regia si gioca meglio, anche se il capitano nella ripresa è calato assieme ai compagni invece di trascinarli, che Davide Calabria ha le qualità per affermarsi come ottimo terzino e che Giacomo Bonaventura vive un momento di ottima forma. Alessio Romagnoli e Mattia De Sciglio in occasione del secondo gol potevano fare meglio, ma sostanzialmente non hanno disputato una prova negativa. Pretendere dall’ex Roma di essere un leader carismatico e di guidare la difesa a soli 20 è troppo ancora. Diego Lopez non ha commesso errori, così come Cristian Zapata fino a quando è stato impiegato da centrale. Il colombiano, autore del terzo gol, da terzino è andato in netta difficoltà. Nigel de Jong da mezzala non è così spaesato come molti pensavano. Infine ci sono Keisuke Honda, che continua a deludere da trequartista, e Alex, tutt’altro che affidabile.
Sinisa Mihajlovic, in vista dell’insidiosa trasferta di Genova, spera di recuperare qualcuno tra Luca Antonelli, Juraj Kucka e Andrea Bertolacci. Il serbo deve lavorare in settimana per far sì che la prestazione vista nei primi 45 minuti di Udine venga replicata per l’intera durata della partita e che non ci siano cali così vistosi che possono costare il risultato. Vincere la terza gara di fila darebbe una buona iniezione di fiducia al gruppo e aiuterebbe in chiave classifica.
Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)