Un Milan perfetto, ma solo a metà, con la forte impressione di essere una squadra forte e con meccanismi da big, ma con tantissimi difetti ancora di correggere nella testa e nella disposizione dei suoi interpreti. I rossoneri espugnano il Friuli contro una Udinese in piena difficoltà, giocando i 45′ iniziali da squadra impeccabile, segnando tre gol e non subendo neanche mezzo tiro in porta. Poi la paura, la tensione e le due reti dei padroni di casa che hanno fatto tremare Sinisa Mihajlovic e i suoi.
La Gazzetta dello Sport elogia la prestazione del Milan solo parzialmente, puntando i fari su un Mario Balotelli ritrovato, brillante e anche decisivo. Sua la punizione-show che al 5′ minuto apre la gara, un destro affilato che si infila sotto l’incrocio dei pali. Poi il solito Jack Bonaventura, mago degli inserimenti, che affetta in due la difesa dell’Udinese raccogliendo l’assist al bacio di capitan Montolivo. Chiude un primo tempo da urlo l’ex di turno Cristian Zapata che incorna da calcio d’angolo il pallone del 3-0.
Il classico ‘braccino’ del tennista nella ripresa ha fatto traballare un Milan fino a quel momento in pieno controllo del match. L’Udinese si risveglia con in campo un Duvan Zapata in più, e trova nel giro di 6′ prima la zampata vincente di Badu, poi la girata del neo entrato colombiano che riaprono clamorosamente la gara. Il cambio rossonero tra il giovane Andrea Calabria e Alex non convince, ma alla fine Balo e compagni portano a casa i tre punti, sofferti e messi in pericolo con un secondo tempo da panico. Ma il Milan di oggi deve accontentarsi e tornare a lavoro per curare i tanti difetti.
Redazione MilanLive.it