Intervistato da sito web del noto giornalista Gianluca di Marzio, Vincent Mannaert, CEO del Club Brugge, ha ripercorso l’avventura dell’attaccante del Milan Carlos Bacca con la maglia nerazzurra della squadra belga, partendo dal viaggio in Colombia per strapparlo al Deportivo Junior per arrivare all’Europa League vinta con il Siviglia e l’approdo in maglia rossonera.
“Aveva già 25 anni e una sola presenza in Nazionale: non era famoso ma era una colonna portante dello Junior – racconta Mannaert – Siamo andati a trovarlo a Barranquilla per provare a portarlo in Belgio. Credevamo sarebbe stata una trattativa facile, invece, i colombiani volevano tenerlo a tutti i costi. Tornai a Natale per riprovare a prenderlo. Stava segnando tantissimo, e il loro presidente non cedeva… Ci pensò il giocatore a spingere per la cessione dicendo che era la sua grande occasione, che sognava l’Europa e avrebbe desiderato giocare un giorno nel Milan (ride ndr). Intrecci del destino si potrebbe dire oggi. In ogni caso lo prendemmo per 1,4 milioni di euro. Chi lo scoprì? Fu merito di una bella dritta: ci dissero che era un buon attaccante e bastarono due partite per convincerci a prenderlo“.
Il dirigente del Brugge continua poi parlando delle prestazioni sul campo di Bacca, volenteroso di spaccare il mondo e sempre pronto a dare il massimo in ogni partita lottando su qualsiasi pallone: “Aveva gli occhi della tigre. Era determinato, convinto: voleva prendersi tutto ciò che voleva, sia in campo che fuori. E’ un giocatore fortissimo mentalmente, anche nei momenti di difficoltà gli leggi negli occhi la convinzione di andare avanti. E poi segna a raffica. Carlos è un lottatore, uno che non molla mai e continuerà a farlo sapendo da dove è partito”.
Infine, Mannaert si sveste del ruolo di CEO e ricorda con affetto Bacca, augurandogli la miglior fortuna possibile: “Ho gioito quando ha vinto per due volte l’Europa League con il Siviglia e sono stato felicissimo quando ho saputo del suo approdo al Milan. Pensate che siamo ancora in contatto: Carlos ha invitato il nostro team manager al derby contro l’Inter e noi per ringraziarlo gli abbiamo portato una maglietta con scritto ‘gracias bomber’. Personalmente non mi scorderò mai di un campione come lui“.
Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it