Da El Shaarawy a Bacca, attaccanti vittime del ‘Balocentrismo’

Mario Balotelli (Getty Images)
Mario Balotelli (Getty Images)

Il Milan sorride, perché Mario Balotelli da oggetto misterioso rientrato in Italia senza troppo clamore si sta trasformando in campione ritrovato, con i suoi colpi da fuoriclasse e le recenti prestazioni tutte da incorniciare. Dopo l’ingresso positivo contro l’Inter, con tanto di palo colpito nel finale, Super Mario ha stupito il Friuli ieri sera con gol su punizione e tanta reattività nei duelli e nelle giocate offensive.

 

La Gazzetta dello Sport però sottolinea una ‘pecca’ per l’attacco rossonero nonostante la crescita di Balotelli: l’individualismo e lo scarso altruismo dell’ex Liverpool rischiano seriamente di annebbiare le qualità dei suoi compagni di reparto. E’ successo ieri con Carlos Bacca, bomber velocissimo che ha bisogno di essere servito e innescato per entrare in partita. Balo non lo ha praticamente mai cercato, facendolo risultare innocuo, tanto da sprecare anche l’unica palla gol arrivatagli su assisti di Honda.

 

Lo stesso valse nel 2013 per Stephan El Shaarawy, che dopo un girone d’andata spettacolare non riuscì a convivere con Balotelli, lasciando il ruolo di primo attore all’ultimo arrivato e giocando una parte finale di stagione in calo, con un solo gol segnato negli ultimi 4 mesi di quel campionato. Anche Giampaolo Pazzini nel suo periodo rossonero ha dovuto sopportare la panchina per lasciare spazio alle qualità individuali di Balo. Nel Milan di oggi Sinisa Mihajlovic professa più gioco di squadra e meno prime donne, l’impressione è infatti che la coppia Bacca-Luiz Adriano sia meglio assortita, ma con un Super Mario così è difficile lasciare uno dei tre in panchina.

 

Redazione MilanLive.it

 

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