Il giornalista di Calciomercato.com Pippo Russo analizza un articolo comparso sull’edizione odierna di A Bola intitolato “Lo strano caso di Bryan Cristante“. Il noto quotidiano sportivo portoghese parla dell’avventura del giovane centrocampista italiano con la maglia del Benfica e sottolinea come il ragazzo sia passato dall’essere considerato un futuro campione a ritrovarsi ultimo tra gli esuberi. Arrivato la scorsa estate dal Milan, il classe 1995 era stato presentato come un grandissimo acquisto della società di Lisbona e la sua cessione aveva portato i tifosi rossoneri a criticare aspramente la società. Le attese intorno a Cristante, dunque, erano molte, sia da una parte che dall’altra, ma in un solo anno la situazione si è completamente ribaltata.
Nel corso della stagione appena conclusa, infatti, il prodotto del Settore Giovanile milanista è stato impiegato solamente 15 volte in 48 partite ufficiali disputate dal Benfica e solamente in 10 occasioni è partito titolare. L’euforia della stampa lusitana e dei tifosi per questo giovane promettente è scemata rapidamente e, subito dopo lo sfortunato debutto dal 1′ minuto in Champions League contro il Bayern Leverkusen, il tecnico Jorge Jesus lo ha relegato continuamente in panchina. A Bola spiega come l’ambientamento in un nuovo club lontano dall’Italia potesse sembrare il freno inibitore per il giocatore, ma questa ipotesi è andata in frantumi con l’inizio dell’attuale stagione, tra l’altro con un nuovo allenatore in panchina. Anche sotto la guida del tecnico Rui Vitoria, famoso per la sua capacità di valorizzare i giovani, infatti, Cristante non ha riscontrato una grande considerazione ed ha, anzi, dovuto subire un peggioramento della situazione. Ad oggi, l’ex Milan non viene mandato in Segunda Liga a giocare con il Benfica B ma non rientra comunque nelle opzioni della Prima Squadra, essendo visto come l’ultimo dei panchinari.
Il giornale riporta che, ormai, in Portogallo sia opinione condivisa che per il Benfica il suo acquisto sia stato un clamoroso errore di valutazione e non ci si spiegi come il centrocampista abbia ancora parecchi estimatori in Italia. Ciò che stupisce davvero, però, è l’involuzione di questo ragazzo che aveva ben impressionato nelle sue uscite con la maglia rossonera in Serie A e non è riuscito minimamente ad imporsi in un campionato meno prestigioso e difficile come la Primeira Liga. I portoghesi, dunque, hanno già etichettato Cristante come “bidone”, ma la sua velocissima parabola discendente appare un mistero per gli addetti ai lavori.
Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it