In estate l’ex giocatore del Milan Kevin Prince Boateng è stato ad un passo prima dallo Sporting Lisbona e poi dal Sion. Il perchè il ghanese non sia andato in Svizzera lo ha spiegato il direttore sportivo del club tedesco Horst Heldt a Blick, un quotidiano locale: “Abbiamo parlato con il Sion per Boateng, ma alla fine la loro offerta era inaccettabile anche per il giocatore. Avremmo dovuto pagare noi lo stipendio al ragazzo, il Sion al Boa offriva solo un’auto, una casa e qualche premio. Il contratto sarebbe stato di un anno solo, con rinnovo nel caso in cui l’atleta avesse giocato un determinato numero di partite”
Heldt ha poi ammesso che lo Schalke ha trattato altri due giocatori che in passato hanno giocato in Italia: “Shaqiri poteva immaginarsi un trasferimento allo schalke. Ma a inizio agosto non eravamo in grado di pagare trasferimento e ingaggio. La cessione di Draxler è arrivata solo a poche ore dalla chiusura del mercato. Il comportamento di Shaqiri però è comprensibile. Non potevo garantirgli che lo avremmo preso. Per Inler il discorso è lo stesso: lo avremmo voluto, ma al momento del suo trasferimento l’affare per noi era troppo caro. Per i club inglese spendere ora non è un problema…”.
Redazione MilanLive.it
