Una sconfitta in un derby può lasciare tracce negative per tutta la stagione. Al Milan non succederà. Perché la prestazione di domenica scorsa c’è stata, perché il risultato poteva essere completamente diverso e perché Mihajlovic e i suoi hanno ricevuto le “carezze” presidenziali che servono sempre in momenti delicati come questi. A sentire le parole di ieri in conferenza, il ko è stato assorbito bene. Una sconfitta salutare, insomma. Ma da stasera si fa sul serio: l’esame-Palermo non si può sbagliare. Soprattutto nella prestazione più che sul risultato. La storia insegna che puoi trovarti anche a sette punti nelle ultime partite del campionato e vincere lo stesso lo scudetto…
Ora sarà fondamentale aumentare la consapevolezza nei propri mezzi e migliorare una fase offensiva che ora ha visto il Milan calciare troppo poco in porta. In questo servirà aumentare il minutaggio di un Balotelli finalmente ritrovato e magari, in assenza di un vero trequartista, costruire un impianto di gioco con tre terminali offensivi in avanti.
Capitolo Mihajlovic. Il tecnico ha ricevuto nuova fiducia da parte della società, ma è lui stesso che deve insistere sulle sue idee. Il fatto che non abbia fatto giocare Ely al derby soltanto per preservarlo dalla possibili critiche in caso di errore è stata una mossa sbagliata, almeno a livello comunicativo. Un allenatore deve credere e difendere le proprie idee fino alla fine.
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Stefano Peduzzi – @stepeduzzi