Ciò che Silvio Berlusconi dice è legge, o quasi. Dalle parti di Milanello l’egemonia del presidente rossonero è sempre molto forte e imponente, con qualsiasi allenatore si abbia a che fare. Si era detto che gente come Clarence Seedorf o Filippo Inzaghi, ex calciatori stipendiati dal Cavaliere, fossero fortemente influenzati dalle parole del proprio presidente, mentre il carattere e l’orgoglio di Sinisa Mihajlovic avrebbe potuto creare qualche discordanza tra le parti.
Secondo l’edizione di oggi di Leggo invece anche Mihajlovic pare si sia dovuto adattare alle direttive di Berlusconi; alcuni calciatori della rosa attuale del Milan, considerati dal tecnico serbo come esuberi o inutili per il suo progetto tecnico, si stanno in qualche modo rilanciando proprio grazie alle lusinghe del numero uno di via Aldo Rossi. A cominciare da Philippe Mexes, in realtà non ancora lanciato in campo da Mihajlovic, ma rimasto in squadra dopo gli elogi di Berlusconi nei suoi confronti, vista l’alta considerazione per il carattere del francese.
Idem per quanto riguarda Cristian Zapata, ormai titolare della difesa rossonera, con Berlusconi che lo aveva incensato in estate: “Se riuscirà ad essere più concentrato in campo per tutta la gara potrà essere un giocatore importante per questa squadra“. Nelle grazie presidenziali rientra anche Keisuke Honda: “Un grande giocatore e un grande uomo” – tanto che mister Sinisa al momento lo considera il suo numero 10 ideale sulla trequarti. L’ultimo esempio è Riccardo Montolivo, indicato come elemento in calo e poco adatto al gioco rossonero, per poi riabilitarsi nell’ultimo derby. Berlusconi ha detto di lui: “Montolivo mi piace. Può essere una soluzione importante, mi ricorda Demetrio Albertini”. Mihajlovic ha capito ed ha obbedito all’istante.
Redazione MilanLive.it