Costacurta: “Milan, manca chi risolve le partite. Balotelli non è un campione”

Alessandro Costacurta (Getty Images)
Alessandro Costacurta (Getty Images)

Alessandro Costacurta al Milan ha vinto tutto. In 21 stagioni ha collezionato 663 gare ed è terzo per presenze dietro a Paolo Maldini (902) e Franco Baresi (719). Ha vinto 7 Scudetti, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 4 Supercoppe Europee, 5 Supercoppe Italiane e 1 Coppa Italia. Dopo il ritiro dal calcio giocato, ha provato senza fortuna l’avventura da allenatore e da qualche anno lavora come opinionista e commentatore su Sky Sport.

 

Il quotidiano Tuttosport lo ha intervistato per parlare di tanti temi e non poteva mancare il Milan, ovviamente. Quando gli viene fatto osservare che nell’ambiente rossonero c’è ottimismo nonostante la sconfitta nel derby, Billy risponde così: “Sul fatto che il pareggio fosse il risultato più giusto hanno ragione, sicuramente il Milan non meritava di perdere. Detto questo, ritengo che il percorso per rivedere la squadra ai vertici sia lungo e impervio. Sento che c’è ottimismo ed è giusto che sia così, qualche segnale di risveglio c’è stato. Ma io non vedo molti giocatori che possano risolvere le partite e molto dipenderà dal lavoro di Mihajlovic, dall’organizzazione che riuscirà a dare: è in grado di farlo, ma servirà pazienza“.

 

Secondo Costacurta l‘Inter, pur non avendo finora espresso gioco e organizzazione migliori del Milan, dà l’idea di essere più potente atleticamente e di avere più tecnica. Inoltre Roberto Mancini, a suo avviso, dispone di maggiori individualità rispetto a Sinisa Mihajlovic.

 

Per quanto riguarda Mario Balotelli questa è l’opinione dell’ex difensore: “Può dare una mano al Milan, ma non risolvere una gara da solo. E’ importante che venga considerato un aiuto e non la star della squadra. Lo sbaglio che si fa da tempo è quello di ritenerlo un campione e non lo è. E’ un buon giocatore, potenzialmente forte, ma non è un fuoriclasse e nemmeno un leader“.

 

Costacurta è soddisfatto per i 25 milioni di euro investiti su Alessio Romagnoli, centrale del quale apprezza le qualità: “Gioca semplice, fa le cose giuste senza strafare e ricordiamo che ha solo 20 anni. Ha un’età in cui è lecito sbagliare, anche se il Milan gli chiede di essere il leader della difesa. Non sarà facile, ma può farcela. Alla sua età io e Maldini sbagliavamo come e quanto lui, ma avevamo un certo Baresi a nascondere le nostre pecche. Rodrigo Ely? Mi piace, è acerbo, ma potenzialmente può diventare un giocatore in grado di guidare la difesa“.

 

Su Riccardo Montolivo è molto chiaro nell’esprimere la sua opinione: “Lo stimo da sempre, ma da anni aspettiamo la sua esplosione definitiva e non arriva mai. Non so se è un problema di infortuni o di personalità, ma penso possa essere la guida di questo Milan“.

 

Redazione MilanLive.it

 

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