Nell’edizione in edicola questa mattina, La Gazzetta dello Sport fa un’analisi dell’inizio di campionato del Milan, individuando quelli che per lei sono i problemi e le lacune della squadra di Sinisa Mihajlovic. Stando ai dati raccolti dalla rosea, oltre ai soli 3 punti raccolti in altrettante partite, c’è un altro dato che dovrebbe far riflettere il tecnico serbo e la dirigenza: i rossoneri sono la squadra di Serie A che ha calciato meno volte in porta. Statistiche alla mano, infatti, il Milan ha effettuato solamente 7 conclusioni dirette nello specchio, con una preoccupante media di 2,3 tiri in porta a partita, numeri inferiori a quelli delle neo-promosse Bologna, Frosinone e Carpi (sebbene bloccate a zero o a 1 punto in classifica). E considerando che gli unici due gol segnati fin’ora sono arrivati entrambi contro l’Empoli, significa che la manovra offensiva non è stata per nulla soddisfacente nelle gare contro Fiorentina ed Inter.
A spiegare tutto questo, però, non può essere sicuramente la mancanza di grandi attaccanti: la coppia Luiz Adriano–Carlos Bacca e la presenza di Mario Balotelli in panchina, infatti, fanno di quello offensivo il reparto meglio attrezzato della squadra rossonera ed uno dei più temibili di tutto il campionato. La ragione della sterilità del Milan, dunque, è da rintracciare in un gioco latitante e, soprattutto, nella mancanza di un trequartista capace di imbeccare le punte con l’ultimo passaggio. Fin’ora, né Keisuke Honda né Suso e neanche Giacomo Bonaventura hanno fatto vedere buone cose in quella posizione e non c’è da stupirsi se la rete siglata da Bacca è arrivata su un assist proprio del compagno Luiz Adriano e quella del brasiliano direttamente da calcio d’angolo. La conclusione a cui arriva la Gazzetta, è quindi quella che il Milan ha a disposizione un arsenale potenzialmente devastante là davanti, ma occorrerà trovare presto un gioco e un trequartista che portino i grandi attaccanti rossoneri a finalizzare la manovra dell’intera squadra.
Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it
