Albertini: “San Siro è storia, ma serve lo stadio di proprietà”

Demetrio Albertini (Getty Images)
Demetrio Albertini (Getty Images)

Dopo tanti mesi nei quali il Milan sembrava deciso ad abbandonare San Siro per costruire un nuovo stadio, il club di via Aldo Rossi per bocca di Silvio Berlusconi ha annunciato ufficialmente la volontà di rimanere nello storico impianto milanese, teatro di tante emozioni per i rossoneri. Il progetto di Barbara Berlusconi è stato accantonato e adesso c’è curiosità di vedere se l’Inter accetterà la coabitazione oppure se ne andrà.

 

Intanto Demetrio Albertini, ex centrocampista del Milan, si è così espresso sul tema ai microfoni del quotidiano La Repubblica: “San Siro è il più grande centro di aggregazione di Milano, ci sono i sentimenti dei milanesi, interisti e milanisti. E’ la storia calcistica del nostro Paese. Trovare modalità di coabitazione, oggi, è sempre più difficile. Sarebbe interessante se le due società avessero uno stadio proprio, guardando al futuro è una strada quasi obbligata, in Spagna e in Inghilterra è così già da tempo. Il primo problema di San Siro è l’accessibilità. Ho parecchi ricordi legati a San Siro. Il mio esordio in Serie A: Arrigo Sacchi mi guarda e mi dice di scaldarmi, avevo 17 anni. Io guardo San Siro, ancora mi ricordo lo stadio tutto pieno”.

 

Redazione MilanLive.it

 

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