Come due grandi attori, amici da una vita e colleghi, che si sono sempre incrociati per poi finire a recitare alla prima della Scala assieme, inaspettatamente. Roberto Mancini e Sinisa Mihajlovic sono così, amici da 20 anni, durante i quali hanno condiviso varie esperienze ma quasi sempre in ruoli diversi. Oggi sono gli allenatori delle due squadre milanesi, una rivalità storica che neanche due compagnoni come loro potranno spegnere.
La Gazzetta dello Sport ripercorre la storia e l’amicizia di Mancio e Miha, conosciutisi nella Sampdoria degli anni ’90 per poi proseguire assieme la carriera nella Lazio che fu poi campione d’Italia nel 2000 sempre grazie al loro maestro Sven-Goran Eriksson. Poi Mancio divenne allenatore prima del tempo e fu guida dell’amico Sinisa sia in biancoceleste che successivamente nell’Inter, fin quando il serbo ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e seguire Roberto come suo vice.
Una opportunità che per l’attuale allenatore del Milan sarà fondamentale: “Se sono qui lo devo anche a Mancini, mi ha voluto come suo vice all’Inter e dunque gli sono molto riconoscente“. Quando erano assieme recitavano il gioco del ‘poliziotto buono e poliziotto cattivo’, con Mancini ragazzo quieto e sorridente mentre Mihajlovic appariva sempre burbero e focoso. Due caratteri diversi che non hanno impedito ai due tecnici di diventare grandi amici, ma per una sera nemici. Con la scommessa del ‘chi vince paga’ ancora in ballo.
Redazione MilanLive.it