Lettera aperta pubblicata oggi dalla Gazzetta dello Sport che arriva direttamente dalla penna di Sinisa Mihajlovic, l’allenatore del Milan che sceglie il quotidiano sportivo nazionale per lanciare un appello, o meglio una proposta personale, che esce dal mondo del calcio giocato. Un’iniziativa di beneficenza che il tecnico serbo è pronto a rispettare dopo il derby di domenica sera contro l’Inter.
Mihajlovic, che ha vissuto da giovanissimo gli orrori della guerra in Yugoslavia, non può restare indifferente riguardo alle sofferenze dei migranti in giro per l’Europa, che vede intere popolazioni fuggire disperatamente lontano dai paesi in conflitto. Nella lettera Sinisa spiega la sua idea: “Per me è un privilegio giocare e poi allenare in un derby così importante, in una città splendida come Milano. Ho pensato che sarebbe bello restituire alla città almeno due volte l’anno queste emozioni. E aiutare chi, in questa città, è molto meno fortunato di noi”.
Il serbo chiama a raccolta Milan e Inter e l’amico Roberto Mancini: “C’è un dramma che esiste da tanti anni e che negli ultimi giorni è diventato sempre più pressante: quello dei migranti. Uomini, donne, bambini, moltitudini di disperati che fuggono da guerre, da genocidi, dalla fame, dalla povertà. E’ un problema che mi sta particolarmente a cuore perché l’ho visto con i miei occhi e vissuto nel mio Paese, quando la guerra civile stravolse la ex Jugoslavia. Anche i miei genitori e tanti miei familiari sono stati migranti in fuga dalla guerra. Non voglio entrare in discorsi che riguardano le politiche europee, o analizzare le ragioni di Stati non in grado di accogliere tutti. Non voglio aprire dibattiti, io faccio solo l’allenatore di calcio. Ma a Milano so che ci sono associazioni che si occupano di aiutare chi oggi vive questo dramma e cerca accoglienza. Ne sceglieremo una. E’ l’occasione pubblica per dare una mano in più, al di là di quanto ognuno di noi fa già in privato. Chi vince il derby, paga. Mancio, ci stai?”
Redazione MilanLive.it