Nell’edizione odierna de Il Corriere della Sera compare un’interessante intervista rilasciata dall’ormai ex CT della Russia Fabio Capello. Uno dei più grandi allenatori rossoneri dell’era Berlusconi ha parlato del nuovo corso del Milan sotto la guida di Sinisa Mihajlovic ed ha parlato del tipo di gestione dello spogliatoio praticato dal tecnico serbo. “Considerando che negli ultimi anni i risultati non sono stati eclatanti, penso fosse necessaria una svolta in casa Milan – ha dichiarato Capello – Sinisa chiede professionalità e impegno: è giusto che quando si sbaglia ci si faccia un esame di coscienza. Se il pugno di ferro può spaccare lo spogliatoio? Macché, alla fine Mihajlovic pretende solamente serietà e rispetto. C’è gente che si alza la mattina alle 6 per andare in fabbrica, noi lavoriamo tre ore al giorno… Lui esige atteggiamenti che i calciatori dovrebbero avere in automatico, il pugno di ferro è un’altra cosa. Comunque, è il tecnico che lavora in Italia in cui più mi riconosco. Tempo fa ci incontrammo quando era il CT della Serbia e nell’occasione mi espose le sue idee di calcio, che per molti versi coincidono con le mie”.
Evidenziati il metodo e le idee di Mihajlovic e “benedetto” il suo controllo rigido sui suoi giocatori, Capello ha poi dato la sua opinione sul derby di domenica sera tra Inter e Milan, due squadre che sono cambiate molto in estate e che hanno entrambe grandi aspirazioni di rivalsa. “Sarà un derby interessante fra due squadre che sono ancora un cantiere – ha spiegato – Vedo il Milan leggermente più avanti nel suo progetto perchè Mihajlovic ha avuto più tempo per trasmettere le proprie idee ai suoi giocatori mentre Mancini ha avuto i nuovi innesti solo negli ultimi giorni di mercato. L’uomo derby? Per i rossoneri può esserlo uno dei due attaccanti, Bacca o Luiz Adriano, mentre nell’Inter bisogna stare attenti ad Icardi. Secondo me, i nerazzurri sulla carta hanno qualcosa in più, ma storicamente il Milan sa trasformarsi nei momenti difficili”.
Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it