Un tempo il Milan era allenato da Carlo Ancelotti, un tecnico carismatico, capace di vincere tutto nella sua esperienza rossonera. Era considerato amico dei calciatori, ma sapeva anche usare la frusta nei momenti più particolari e bui. Un paragone però che non regge con il Milan di oggi, che era composto da elementi di altissimo spessore, di qualità e dal pedigree vincente.
Oggi sulla panchina siede Sinisa Mihajlovic, il tecnico serbo più irascibile e diretto del momento. Le sue sfuriate dopo le ultime prestazioni negative dei rossoneri hanno fatto molto discutere, per via delle accuse lanciate senza mezzi termini a coloro che, a suo dire, hanno steccato o fallito la chance. Miha è così: prendere o lasciare, un allenatore che si è formato sotto il segno del rigore e del lavoro duro, fattori che sta provando ad utilizzare anche a Milanello, per ora con risultati altalenanti.
Dopo un ottimo precampionato, il Milan ha cominciato a stentare a livello di prestazioni, cadendo a Firenze senza troppa reazione, deludendo ma vincendo contro l’Empoli di misura. Poi la brutta amichevole di Mantova che ha evidenziato i limiti della sua rosa. Ma spunta il derby del 13 settembre, forse al momento migliore, che come riporta il Corriere dello Sport diventerà sinonimo di rivalsa e di ripartenza, un po’ come nello stesso precampionato estivo fu la sfida all’Inter nel Trofeo Tim, vinta 2-1, dopo le batoste subita a Monaco di Baviera.
Redazione MilanLive.it