Il Milan ha battuto 3-2 il Mantova allo stadio Danilo Martelli. Si salvano poche cose della prestazione dei rossoneri, deludenti sotto molti punti di vista. Andiamo a vedere tabellino, voti e pagelle della partita.
MANTOVA – MILAN 2-3
Marcatori: 3′ Balotelli (Mi), 17′ Ungaro (Ma), 27′ Trainotti (Ma), 37′ Poli (Mi), 63′ rig. Luiz Adriano (Mi)
Mantova (3-4-1-2): Pane 6 (dal 31′ Bonato 6; dal 61′ Albertoni 5.5); Trainotti 6.5, Gavazzi 6, Carini 6; Scalise 6, Dalla Bona 6+, Raggio Garibaldi 6, Sereni 6; Caridi 6.5; Ruopolo 6, Ungaro 6+. Allenatore: Maspero
Milan (4-3-1-2): Abbiati 7 (dal 46′ Donnarumma 7); Abate 5.5, Alex 5.5, Mondonico 5.5, Zucchetti 5.5; Poli 5.5 , Montolivo 4, Nocerino 4 (dal 46′ Luiz Adriano 6); Bonaventura 6; Balotelli 7, Cerci 6 (dal 63′ Suso 5). Allenatore: Mihajlovic 6
Le pagelle del Milan
Abbiati 7: nel primo tempo salva in più occasioni la porta rossonera, sui gol è incolpevole. (dal 46′ Donnarumma 7: all’inizio sembra tutto tranquillo, ma nel finale si deve esibirsi in grandi interventi per salvare il risultato ed evitare il pareggio del Mantova).
Abate 5.5: ci si aspettava di più da parte sua, soprattutto in fase di spinta.
Alex 5: troppo in difficoltà con attaccanti di Lega Pro, non riesce a guidare la difesa a dovere. Il fatto che il reparto sia composto da due Primavera probabilmente non lo aiuta.
Mondonico 5.5: fatica soprattutto nel primo tempo e nel finale di match. Comunque è giovane e gli va lasciato il tempo di crescere.
Zucchetti 5.5: stesso discorso del compagno, anche se bisogna dire che in avanti si è proposto più di Abate, senza però trovare il guizzo giusto.
Poli 5.5: quasi sufficiente per il gol, ma in campo appare troppo nervoso e corre troppo spesso a vuoto. Non sa ancora gestite le energie.
Montolivo 4: la più grande delusione del match. Il capitano rossonero doveva dare delle risposte in vista del derby, ma da regista non riesce a prendere per mano la squadra. Si vede che non è un leader. Sia in fase di costruzione e di interdizione molto poco.
Nocerino 4: tatticamente disastroso, si proietta in avanti senza pensare mai a coprire e dunque lascia buchi nel centrodestra dove gli avversari si infilano facilmente. Non è una caso che nella ripresa con la sua uscita ciò avvenga molto meno. Sbaglia anche due occasioni da gol abbastanza nitide (dal 46′ Luiz Adriano 6: fa sentire la sua presenza ai difensori del Mantova e prova a dialogare con Balotelli. Niente di eccezionale, ma comunque si muove molto e bene. La sua prova è sufficiente. Freddo dagli 11 metri).
Bonaventura 6: da trequartista nel primo tempo la sua prestazione è negativa, non riesce ad innescare le punte ed è impreciso. Eccede in certe giocate. Mihajlovic nella ripresa lo riporta nella linea dei centrocampisti e Jack gioca molto meglio, dando sia sostanza che qualità.
Balotelli 7: pronti via e dopo neanche 3 minuti segna un gol spettacolare dalla distanza. Regala l’assist del pareggio e si guadagna il rigore del sorpasso lasciando che a calciarlo sia Adriano. Il test contro il Mantova vorrà dire poco, ma almeno Mario ha lanciato dei segnali positivi seppur la sua condizione non sia al top.
Cerci 6: premiamo l’impegno. L’ex Torino ci prova in tutti i modi a rendersi pericoloso e regala anche qualche assist non sfruttato a dovere dai compagni. Dovrebbe essere più incisivo, ma la volontà non gli manca. Peccato per i fischi alla sua uscita dal campo, esagerati visto che siamo solo ad inizio stagione. (dal 63′ Suso 5: lo spagnolo è fumoso, poco concreto. Tiene troppo palla e non è rapido nelle giocate. Non ci siamo).
Mihajlovic 6: giudizio negativo per quanto visto in campo. Se la squadra si esprime negativamente lui delle responsabilità ce le ha ed evidentemente il lavoro svolto finora non è bastato a tirare fuori il massimo da tutti i giocatori. Anche se non può trasformare giocatori modesti o buoni in campioni, non è un mago. Giudizio positivo per le dichiarazioni post-partita. I giocatori si devono svegliare e non lamentarsi se non giocano, soprattutto se poi quando ne hanno l’occasione deludono per atteggiamento e rendimento. Serve una strigliata, ma il serbo deve stare attento a non eccedere.
Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)