Sinisa Mihajlovic sa che serve un po’ di pazienza, imparare dagli errori e fare un passo alla volta per riuscire a costruire il Milan in grado di poter essere competitivo per i primi tre posti. Lo scrive oggi La Gazzetta dello Sport. La partita contro la Fiorentina è molto lontana da quelle che sono le idee dell’allenatore serbo. La squadra rossonera era bloccata, sia nella corsa che nel ragionare per fare gioco. Lui dalla panchina provava ad urlare per scuotere i suoi ragazzi, ma i tentativi sono stati praticamente vani.
Una sconfitta al debutto che conferma il trend negativo di Mihajlovic, mai vincente in queste occasioni. Comunque la sua analisi nel post-partita è molto lucida e nonostante il brutto k.o. cerca di non fare drammi adesso: «Abbiamo perso meritatamente anche se gli episodi sono stati tutti a sfavore. Non parlo degli arbitri, ma fino al rosso di Ely avevamo avuto un’occasione a testa. Era una partita equilibrata. Poi espulsione e svantaggio ci hanno complicato tutto e loro, con un grande possesso palla, hanno legittimato la vittoria». A centrocampo il Milan ha sofferto per tutta la partita: «In generale non siamo stati all’altezza. E’ vero, però, che in mezzo non abbiamo fatto bene. Il centrocampo non mi è piaciuto: abbiamo perso lì. Sapevamo dell’intensità della Fiorentina, i due interni non hanno fatto quello che dovevano e su questo dovremo lavorare. Ma non c’entra la posizione di Bonaventura: abbiamo provato a lungo questo sistema di gioco con gli stessi interpreti».
Passo indietro anche per Carlos Bacca e Luiz Adriano, ma Mihajlovic in parte giustifica i suoi due attaccanti affermando che non sono stati ben serviti: «Le due punte avevano pochi palloni e pure quando l’hanno ricevuto non sono riusciti a farci salire». Sinisa è deluso, aveva immaginato una partita diversa e ora deve cercare di mantenere sereno l’ambiente evitando che la squadra si butti giù di morale: «Potevamo far meglio, ma con un uomo in meno abbiamo concesso due gol solo su calcio da fermo. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia. In precampionato non eravamo fenomeni e ora non siamo brocchi».
Redazione MilanLive.it