Il Corriere della Sera analizza in un articolo la decisione del Milan di considerare delle soluzioni alternative al Portello per la costruzione del nuovo stadio di proprietà. Il noto quotidiano afferma che le trattative con Fondazione Fiera sono state interrotte ed ora la società di via Aldo Rossi sta vagliando un piano B. L’opzione preferita, al momento, sembrerebbe quella dell’ex area Falck di Sesto San Giovanni con l’impianto che sorgerebbe a 700 metri circa dalla fermata della Metropolitana Linea 1 di Sesto Marelli. Anche quando il Portello era considerata la location perfetta per erigere lo stadio, i colloqui tra il Milan e l’imprenditore Davide Bizzi, proprietario della zona, non erano mai stati troncati ed ora le parti potrebbero tornare a discuterne. I tempi, comunque, non paiono brevi: secondo il Corriere, infatti, la società rossonera attenderà il closing con Bee Taechaubol, la definizione del futuro dell’area EXPO e il raffreddamento delle trattative (ormai turbolente) con Fondazione Fiera.
Detto questo, per costruire il suo nuovo stadio a Sesto San Giovanni il Milan dovrà fare alcune considerazioni: se da un lato le trattative potrebbero essere agevolate dall’amicizia tra Silvio Berlusconi e Bizzi, sarebbe da valutare con attenzione il capitolo bonifiche. La spesa, infatti, sarebbe interamente a carico della proprietà ma risulterebbe fino a tre volte più costosa di quella ipotizzata per il Portello. Il Milan, dunque, dovrebbe dare forti garanzie a Bizzi, anche se l’aiuto di Intesa San Paolo, pronta a sborsare fino a 400 milioni di euro per urbanizzare l’area, aiuterebbe e non poco il club. Un’altra incognita sarebbero le tempistiche, dato che Sesto San Giovanni sarà scossa anche dai lavori di bonifica per la “Città della salute”. A favore di via Aldo Rossi, invece, ci sarebbe l’impatto che l’impianto avrebbe sulla città, capace di generare fino al 40% in più di ricavi da eventi e merchandising. Infine, anche se il progetto di avere lo stadio a due passi da Casa Milan non potrebbe più sussistere, a Sesto sarebbe possibile costruire un intero quartiere intorno allo stadio (stile Londra) e l’accessibilità sarebbe agevolata dalle vicine linee della metropolitana.
Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it