Francesco Acerbi ha avuto un’esperienza infelice al Milan nei primi mesi della stagione 2012/2013. Il suo rendimento fu scadente e la società di via Aldo Rossi lo rispedì già a gennaio al Genoa, che a sua volta lo girò poi nuovamente in prestito al Chievo Verona dove l’anno prima si distinse in positivo. In Veneto tornò a giocare sui suoi standard e nell’estate del 2013 è poi approdato nell’allora neo-promosso Sassuolo dove la sua crescita sta proseguendo facendogli anche conquistare la nazionale azzurra. La sua carriera è stata messa a repentaglio da un tumore al testicolo che è riuscito a sconfiggere per ben due volte. E’ guarito e desideroso di affermarsi come uno dei migliori difensori centrali italiani.
Nell’intervista rilasciata al mensile Calcio 2000 Acerbi ha ricordato la sua avventura al Milan quando gli viene fatto notare che ci volle coraggio ad indossare la maglia numero 13 di Alessandro Nesta: “No, ci vuole incoscienza. Sono stato indegno di quella maglia, c’è poco da dire. Il coraggio ce l’hanno avuto gli altri a darmela. In quel momento semplicemente non ero da Milan. Sono cose che capitano e ti fanno crescere“. Molto umile il giocatore nel riconoscere i suoi limiti. In effetti fece molto discutere i tifosi la sua scelta di appropriarsi di una maglia pesante come la n. 13 di un mostro sacro come Nesta. Ma ormai è il passato.
Redazione MilanLive.it
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