Prima di Sinisa Mihajlovic nel mirino del Milan era finito un tecnico giovane e basco, con l’anima da vincente e nato per allenare. Unai Emery in realtà era stato cercato anche nell’estate 2014, prima di puntare sulla soluzione interna e poco esperta di Filippo Inzaghi. Il Corriere dello Sport ha intervistato l’attuale mister del Siviglia, che nella chiacchierata odierna ha anche spiegato i motivi del mancato accordo con i rossoneri.
Emery ammette il pressing biennale nei suoi confronti ed i motivi del rifiuto: “Il Milan mi ha cercato per due anni, sono molto orgoglioso di aver ricevuto l’interesse di un top-club e sono sempre disposto ad ascoltare le proposte, ma ho preferito continuare il cammino intrapreso con il Siviglia. La qualificazione Champions è uno stimolo in più, ma sono contento di attrarre anche le grandi squadre“.
Un parere inevitabile su Carlos Bacca, suo vecchio pupillo che è stato acquistato dal Milan: “Ha fatto una scelta condivisibile andando nel Milan che è una squadra importante e riconosciuta nel mondo. Non si giocherà ciò che avrebbe potuto avere qui a Siviglia, cioè la Champions e la Supercoppa Europea, ma andrà in un top-club addormentato, lui sarà in grado di svegliarlo. E’ un grande attaccante“.
Redazione MilanLive.it
