Regna il pessimismo in casa Milan riguardo alla decisione di domani, lunedì 6 luglio, per l’assegnazione dei terreni di Fondazione Fiera nell’area del Portello. La zona che per mesi è stata indicata come quella ideale per costruire il nuovo stadio di proprietà rossonero potrebbe escludere tale ipotesi, visto che la fondazione appare intenzionata a premiare il progetto presentato da Vitali e Steam Europe per la Milano Alta, ovvero la costruzione di uffici, alberghi e pista ciclabile.
Un problema innanzitutto di superficie quello dell’impianto Milan, visto che come spiega Tuttosport quest’oggi l’abbattimento dei padiglioni dell’ex Fiera non sarebbero bastati al club per costruire lo stadio, tanto da dover trattare anche per l’area dell’attuale sede Citroen Italia al Portello. Per non parlare della protesta dei residenti, assolutamente contrari a vedersi costruire sotto casa uno stadio con tanto di lavori e scavi a lungo termine.
Ecco perché il Milan sta già pensando alle alternative per l’area dove ‘abitare’ per i prossimi anni, lasciando così San Siro ai cugini dell’Inter. Un occhio vigile sulla zona dell‘Expo, da rivalutare dopo la fine della esposizione universale in corso. Ma rispunta anche l’ipotesi di Sesto San Giovanni, in un’area sicuramente meno cittadina ma che comporterebbe meno problemi territoriali. Barbara Berlusconi e il suo team devono forzatamente pensare dunque al piano B.
Redazione MilanLive.it
