La Gazzetta dello Sport di oggi ha voluto analizzare il Milan dato in mano ieri per l’inizio del ritiro estivo al neo tecnico Sinisa Mihajlovic, completo già di 3-4 volti nuovi e di alcuni rientri dai prestiti che potrebbero essere comunque utili col passare della stagione. Una squadra già fatta? Ancora no secondo la ‘rosea’, visto che nell’undici ideale mancherebbero ancora due pedine di base per far contento il tecnico serbo.
Il primo tassello mancante è un difensore centrale, prevalentemente mancino ed in grado di impostare, un po’ come era lo stesso Mihajlovic da calciatore. I nomi più gettonati al momento sono quelli di Alessio Romagnoli, per il quale è pronto un rilancio alla Roma, e di Aymeric Laporte, il talento francese di origine basca. Per il resto Mihajlovic dovrà lavorare con il materiale umano a disposizione, cercando di rilanciare elementi in calo come De Sciglio e Abate e sfruttare l’esperienza di Mexes e Alex.
Il secondo colpo sarà un regista di centrocampo; ok l’arrivo di José Mauri per ringiovanire la mediana, bene anche il rinnovo di Nigel de Jong, ma in mezzo serve un elemento di qualità che sappia impostare e dare geometria. C’è capitan Montolivo, ma prima di riaverlo al top servirà ancora un po’ di tempo. Per la trequarti e per l’attacco c’è invece l’imbarazzo della scelta, con un ‘falso 10’ come Bonaventura alle spalle delle due nuove punte Bacca e Luiz Adriano, per un Milan a trazione anteriore.
Redazione MilanLive.it