L’assist vero al Milan lo ha dato l’Uefa e la giurisdizione sul Financial Fair Play, che fino a qualche giorno fa aveva imposto limitazioni e multe alle troppe spese del Paris St. Germain, per poi annullare il tutto e riaprire automaticamente i rubinetti dello sceicco Al-Thani, pronto di nuovo ad investire per creare una squadra che dopo i titoli nazionali possa trionfare anche in Champions League.
E se nei piani futuri del Psg c’è l’arrivo di un top-player mondiale, come Cristiano Ronaldo o Neymar, la posizione di Zlatan Ibrahimovic è sempre più in bilico. Lo svedese ex Milan potrebbe essere il sacrificato di lusso, il calciatore da cedere per fare spazio ad un attaccante più giovane e di nomea se possibile anche maggiore. Un’impresa trovare uno più leader di Ibra, ma ciò fa soltanto piacere ai rossoneri, pronti a fiondarsi sul campione scandinavo nel caso in cui davvero fosse messo alla porta.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, il Milan prepara l’assalto per Ibra, che per tornare a Milanello sarebbe disposto a tagliarsi l’ingaggio: la formula ideale sarebbe un contratto da 18 milioni totali spalmati su tre annualità, con una scadenza allungata al 2018. Scelta folle forse, visto che Ibra a breve compirà 34 anni, ma la leadership e la professionalità del giocatore non lasciano dubbi. Il sogno di riportare il campione in rossonero è dunque tutt’altro che tramontato, ma si attendono le mosse ad esclusione dei parigini.
Redazione MilanLive.it