Infinito Tassotti, 37 anni di Milan. E non finisce qui

Mauro Tassotti (getty images)
Mauro Tassotti (getty images)

Quando si dice bandiera in casa Milan si pensa ai nomi più storici, da Franco Baresi a Paolo Maldini, tornando anche ai tempi di Gianni Rivera o Gunnar Nordhal. Ma il più longevo di tutti all’interno della società rossonera continua ad essere Mauro Tassotti, il tuttofare di Milanello, l’ex terzino che non smette di far parte dei quadri societari nonostante i cambiamenti e le varie rivoluzioni in società.

 

La Gazzetta dello Sport elogia Tassotti, che dopo la fine dell’esperienza al fianco di Pippo Inzaghi sembrava destinato a lasciare Milanello dopo 35 anni, visto che dal 1980 fa parte del Milan avendo rivestito vari ruoli. Splendido difensore acquistato giovanissimo dalla Lazio e in campo fino al 1997. Poi tecnico della Primavera fino al 2000, dopo di che il passaggio automatico in prima squadra, sempre come vice-allenatore fedele e carismatico. Ha affiancato personaggi come Cesare Maldini, Carlo Ancelotti, Massimiliano Allegri, Clarence Seedorf e infine Inzaghi, ovvero dai maestri agli allievi, sempre punto di riferimento.

 

E il Milan ieri ha ufficializzato la sua permanenza fino al 2017 col ruolo di osservatore e capo-scouting, ruolo che lo allontana dalla panchina, dove siederà Sinisa Mihajlovic con uno staff tutto suo, ma lo legherà ancora alla sua società del cuore. Tassotti farà dunque 37, recordman di annate sotto contratto con il Milan, lasciandosi alle spalle un altro mostro sacro come Silvano Ramaccioni, l’ex team manager fermo a 33 anni. Il nuovo ciclo riparte dunque anche dalle bandiere storiche.

 

Redazione MilanLive.it

 

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