Una vecchia conoscenza del Milan, ovvero il brasiliano Roque Junior, è protagonista dell’intervista odierna de La Gazzetta dello Sport; il quotidiano sportivo ha incontrato l’ex difensore, che ha militato in maglia rossonera dal 2000 al 2003, trionfando anche nella storica finale di Champions a Manchester contro la Juventus. Storica la sua volontà di restare in campo fino al 120′ minuto nonostante un brutto infortunio per non lasciare il Milan in dieci.
Roque Junior ha commentato gli ultimi sviluppi di casa Milan, dai flop delle ultime stagioni al mercato in entrata: “La crisi economica ha influito sui risultati del Milan, così come forse la poca esperienza di Seedorf e Inzaghi. Nel calcio occorre fare un percorso e quindi penso che Mihajlovic ora sia la scelta giusta. Certo, ciò che conta sono i giocatori. Il Milan ha ancora fascino e l’acquisto di Bacca può fare bene, anche se Siviglia è una realtà diversa. Ma occorre altro”.
Nei ricordi di Roque c’è un Milan stellare, fatto di regole e grandi personaggi: “Il mio Milan non era una squadra, era una Nazionale. Uno come Morfeo con noi giocava poco, ma in Brasile sarebbe arrivato nel giro della Selecao. E poi c’erano regole che rispettavano sia i vecchi che leader come Rui Costa, Bierhoff o Leonardo. Per i giovani era più facile crescere, per non parlare della carica che ci dava Berlusconi. Adesso però credo che aprire agli stranieri sia giusto. Guardate l’Inter. La Juve è davanti, ma i nerazzurri si stanno già muovendo bene”.
Redazione MilanLive.it