Una storia particolare, fatta di obblighi, scelte e anche molta fortuna. Carlos Bacca, il prossimo bomber del Milan, è una sorta di eroe dei due mondi, avendo sfondato da calciatore professionista addirittura a 23 anni compiuti ma bravissimo proprio a realizzare il grande salto nel calcio europeo dopo le esperienze in Sudamerica. Sarà il nuovo numero 9 rossonero, lui colombiano con il gol nel sangue ed un passato di grande umiltà.
La Gazzetta dello Sport racconta la storia del giovane Carlos, nato a Barranquilla nel 1986, attratto dal calcio ma viste le sue radici povere più interessato a lavorare per portare i soldi in famiglia. Nella città colombiana da ragazzo timbrava i biglietti sugli autobus, poi aiutava papà Gilberto con il suo peschereccio e vendeva il pesce al mercato del posto. Una vita umile e piena di sacrifici, ma il calcio ha avuto sempre un ascendente importante su Bacca, che si allena col Junior, squadra di un certo Gabriel Garcia Marquez, lo scrittore colombiano più noto della storia.
Talento, esplosività e senso del sacrificio. Bacca esplode nella B venezuelana, dove diventa capocannoniere segnando valanghe di gol con il Minerven. Torna poi a Barranquilla e non smentisce il suo dono realizzativo, facendosi notare anche in Europa. Sono i belgi del Club Bruges a puntare su di lui, facendolo sbocciare nel vecchio continente. Nel 2013 il trasferimento a Siviglia e la consacrazione finale. Devoto a Dio e alla preghiera, ad ogni gol si inginocchia alzando le mani al cielo, ringraziando e ricordando il suo passato umile e povero, rivoluzionato da un grande talento.
Redazione MilanLive.it