Hachim Mastour ha vissuto una stagione poco esaltante al Milan, passata tra infortuni e panchine (a volte tribune). Il 17enne talento italo-marocchino è stato aggregato alla prima squadra, ma non ha mai collezionato presenze ufficiali né in campionato e né in Coppa Italia accontentandosi di alcune apparizioni in amichevole. Cristian Brocchi lo ha avuto a disposizione per alcune partite della Primavera rossonera, ma non ha fatto parte del gruppo costantemente e invece gli avrebbe fatto molto bene.
Il ragazzo ha preso una prima decisione importante per il suo futuro, ovvero quella di vestire la maglia del Marocco invece che quella dell’Italia a livello di nazionale. Ha già esordito per pochi minuti con la Libia. Adesso si attende di capire se il futuro di Mastour possa essere ancora al Milan o se è destinato a trasferirsi altrove per provare a far esplodere definitivamente il suo talento. In alcune occasioni è spuntata fuori l’ipotesi di un prestito, ma ci sono club importanti come il Real Madrid che lo hanno messo nel mirino.
Intanto Mastour ai microfoni di Sky Sport ha reso pubblico quello che il suo obiettivo da giocatore: “Diventare professionista a tutti gli effetti, poi vincere il Pallone d’oro. Ho iniziato a giocare a quattro anni, ringrazio i miei genitori che mi hanno permesso di andare avanti“. Molto ambizioso, vedremo se riuscirà a realizzare i suoi sogni. Glielo auguriamo, magari in maglia rossonera. Per quanto riguarda la squadra questo è stato il suo commento: “Mihajlovic è un grande allenatore, sono sicuro che farà bene anche da noi. Con chi sto bene? El Shaarawy, è il mio compagno di stanza. Vivo bene la differenza di età con i compagni, anzi, mi danno tutti tantissimi consigli“.
Un commento anche su un possibile ritorno di Ibrahimovic al Milan del quale si è insistentemente parlato in queste settimane: “Chi non vorrebbe giocare con lui, è un grandissimo giocatore. Sfida freestyle con lui? Magari potessi sfidarlo. A chi mi ispiro? Cerco di prendere da tutti le cose positive, Ibra, Cristiano Ronaldo, Messi, Neymar”.
Infine sulla differenza di età che molto spesso c’è in rosa, dato che lui è un classe ’98: “L’età non è assolutamente un problema – conclude -, loro sono i primi ad aiutarmi e darmi consigli”.
Redazione MilanLive.it