Ibrahimovic, doppio ‘no’ dal PSG: il Milan spera ancora

Zlatan Ibrahimovic (Getty Images)
Zlatan Ibrahimovic (Getty Images)

Secondo quanto si apprende dal Corriere dello Sport, Zlatan Ibrahimovic avrebbe incassato in doppio ‘no’ dal Paris Saint Germain nel corso dell’incontro avvenuto pochi giorni fa a Doha, capitale del Qatar, con il presidente Nasser al Khelaifi e con lo sceicco Al Thani in presenza del suo agente Mino Raiola. Il club non intende lasciarlo libero di tornare al Milan (soprattutto non gratuitamente senza incassare neppure un euro dalla cessione) e neppure intende prolungarli il contratto oltre la scadenza attuale del 2016. L’unica concessione ottenuta è quella di un ritocco dello stipendio eliminando il taglio programmato del 20% dell’importo. Successivamente il 33enne centravanti svedese è ripartito per andare in vacanza negli Stati Uniti con la famiglia.

 

La vicenda non è chiusa e il Milan spera ancora di poter riportare Ibrahimovic in rossonero. Ma per poter concretizzare l’operazione, la società di via Aldo Rossi deve entrare nell’ordine di idee di versare al PSG un indennizzo economico per l’acquisto del cartellino del giocatore. A zero non c’è speranza di chiudere l’affare. I parigini dovrebbero comunque trovare un sostituto prima di cedere Zlatan, qualcuno che rappresenti un’alternativa di valore e che abbia un buon impatto anche dal punto di vista mediatico. I francesi a causa del Fair Play Finanziario hanno un limite di spesa di 50 milioni di euro e per il resto possono spendere solo ciò che incassano. I margini di manovra sono ‘limitati’ ma migliorerebbero se il Milan versasse 10-15 milioni per Ibrahimovic. Una spesa che in casa rossonera non è stata prevista, servirebbe un intervento diretto di Silvio Berlusconi per sbloccare eventualmente la situazione. Non dimentichiamo poi la variabile Raiola, che può giocare un ruolo importante.

 

In Francia circola la voce secondo la quale Ibrahimovic non abbia chiesto né la cessione e neppure un rinnovo del contratto, ma solo quel ritocchino di cui accennavamo sopra. Ma il viaggio fino in Qatar solo per questo motivo ci sembra eccessivo, c’è sicuramente altro dietro. Il PSG comunque non molla facilmente il proprio giocatore, che in tre anni ha segnato 106 gol in 129 partite disputate.

 

Redazione MilanLive.it

 

Gestione cookie