Benvenuto Mihajlovic! Inzaghi come Seedorf, un’altra storia finita male

Adriano Galliani, Sinisa Mihajlovic e Barbara Berlusconi (acmilan.com)
Adriano Galliani, Sinisa Mihajlovic e Barbara Berlusconi (acmilan.com)

Quella di ieri è stata la giornata dei comunicati ufficiali in casa Milan. Prima quello relativo all’esonero di Filippo Inzaghi e poco dopo quello dell’ingaggio di Sinisa Mihajlovic come nuovo allenatore. La telenovela si è conclusa ed ha subito stupito il fatto che la società abbia dedicato a Pippo pochissime parole per congedarlo: “L’AC Milan comunica di avere esonerato l’allenatore della prima squadra, Filippo Inzaghi, che ringrazia per l’opera svolta“. Ci si attendeva un po’ più di contenuto per un personaggio che nel bene (da giocatore) e nel male (purtroppo da allenatore) ha dato tutto per i colori rossoneri e che ha sempre difeso ed elogiato la dirigenza, anche eccedendo spesso. Un divorzio brusco, che arriva a poco più di un anno di distanza da quello maturato con Clarence Seedorf. Per l’olandese furono spese ancora meno parole: “AC Milan comunica di avere esonerato l’allenatore Clarence Seedorf e di avere affidato la Prima Squadra, fino al 30 Giugno 2016, a Filippo Inzaghi“. Per entrambi i grandi ex campioni milanisti un trattamento non certo da apprezzare.

 

E’ cominciata invece l’avventura di Mihajlovic, che ieri è stato accolto a Milanello da Adriano Galliani e Barbara Berlusconi per poi effettuare la prima riunione tecnica con il suo staff. Al serbo il compito di riportare subito il Milan in Champions League, nella speranza che la squadra a disposizione sarà all’altezza di tale obiettivo. L’ex tecnico della Sampdoria arriva tra lo scetticismo di molti tifosi dopo le note dichiarazioni rilasciate ai tempi in cui sedeva sulla panchina del Catania (“Posso anche morire di fame, ma non allenerò mai il Milan perché sono stato 4 anni nell’Inter e sono interista“). A Sinisa non rimane che rispondere sul campo facendo giocare bene la squadra e ottenendo risultati. Speriamo che possa farcela, perché tutti i tifosi rivogliono vedere un Milan competitivo e protagonista. Molto dipenderà anche dalle scelte in sede di calciomercato. Non si può più sbagliare.

 

Matteo Bellan

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