Il Milan non può ancora annunciare Sinisa Mihajlovic come suo prossimo allenatore, anche se gli accordi e le firme sono già pronte da un pezzo. Il serbo è ‘bloccato’ al momento dall’attuale tecnico rossonero, quel Filippo Inzaghi che fino all’ultimo ha provato a far cambiare idea ai suoi dirigenti ed a Silvio Berlusconi, anche quando è partita la missione madrilena di Adriano Galliani per ingaggiare Carlo Ancelotti, chiaro segnale di divorzio imminente tra le parti.
Ma il club non vorrebbe esonerare ufficialmente Inzaghi, sia per salvaguardare il suo giovane curriculum da allenatore, sia per non dover avere a che fare con un altro stipendio fino a giugno 2016, oltre a dover continuare a pagare quello di Clarence Seedorf, al momento impossibile da negoziare. Lo stesso Super Pippo però non appare convinto nel rescindere consensualmente il suo contratto, soprattutto per via delle ultime mosse del club che non sono piaciute affatto all’ex punta. Si rischia il muro contro muro che dunque rallenta l’operazione Mihajlovic, anche se, secondo Tuttosport, Inzaghi potrebbe essere più ragionevole ed accettare la buonuscita immediata, per non rovinare il bel rapporto che dal 2001 lega il Milan al bomber piacentino.
Redazione MilanLive.it