Con l’avvento di Mister Bee Taechaubol come socio di minoranza del Milan inizia una nuova era. Niente più austerity, ma investimenti per riportare il club ad alti livelli. La Gazzetta dello Sport spiega che la strategia delineata dall’uomo d’affari thailandese e da Silvio Berlusconi nel loro recente incontro ad Arcore poggia su 3 capi saldi: il risanamento dei conti del bilancio, il ritorno nel G8 di Champions League, la valorizzazione ulteriore del marchio (soprattutto nel mercato asiatico). Saranno investiti molti milioni e il passaggio finale sarà l’approdo nella Borsa di Hong Kong nel giro di 2 anni.
NUOVO CDA – Berlusconi nel corso della trattativa ha chiesto ed ottenuto che l’attuale management non venisse toccato e difatti la figlia Barbara ed Adriano Galliani rimarranno al loro posto come amministratori delegati, rispettivamente per il ramo commerciale e per quello sportivo. A cambiare sarà però la composizione del Consiglio di Amministrazione, dato che Bee vuole che esso rappresenti la ripartizione delle quote societarie (52% Fininvest-48% cordata arabo-cinese). Per sé non sembra volere cariche, ma inserirà dai 3 ai 5 membri del gruppo che rappresenta (Ads Securities di Abu Dhabi e China Citic Bank sono i colossi che lo supportano). Attualmente il CdA rossonero è composto dai 2 a.d. più 7 consiglieri.
BILANCIO – Bee ha valutato il Milan attorno al miliardo di euro impegnandosi a versare circa 500 milioni di euro per il 48% delle quote, ma in cambio ha chiesto un piano di sviluppo importante. Bisogna innanzitutto partire da una robusta ricapitalizzazione del club. Una buona parte dei 500 milioni (tra i 250 e i 300) sarà iniettata da Fininvest nel bilancio. Una manovra finanziaria indispensabile per salvare i conti di una società che, alla chiusura del rendiconto al 31 dicembre 2014, segna un indebitamento netto di 247 milioni (141 con le banche e 106 con altri creditori). Il risanamento farà decollare il piano di ristrutturazione del debito e fornirà un ricco portafoglio per avviare nuovi investimenti, come per esempio la costruzione dello stadio di proprietà (sul progetto al Portello si decide martedì). Inoltre l’azzeramento dell’esposizione libererà le politiche di calciomercato dai vincoli del fairplay finanziario. La ricapitalizzazione spetterà a Fininvest, la holding dei Berlusconi che detiene il controllo del 99,93%: prima di immettere parte dei milioni di Bee nel Milan, ad accordi perfezionati, Fininvest iscriverà i 500 milioni per il 48% sul proprio bilancio 2015 piazzando una gigantesca plusvalenza stimata sui 250 milioni. Il valore delle azioni del Milan in mano a Fininvest è registrato in 485 milioni: il ciclone Bee, oltre a salvare il club, permetterà anche alla società di riferimento della famiglia di consolidare ulteriormente i propri numeri.
MERCATO, BRAND E BORSA – Per quanto concerne la campagna acquisti, Galliani avrà a disposizione circa 100 milioni e insieme al fondo Doyen Sports dovrà creare una squadra che possa tornare subito in Champions League (parteciparvi vale 50 milioni) e stabilizzarsi nel G8 d’Europa. Sarà effettuata una politica aggressiva per la valorizzazione del marchio e di ciò se ne dovrà occupare in prima persona Barbara Berlusconi. Se nel prossimo biennio arrivassero vittorie, il valore del Milan potrebbe ulteriormente aumentare. E proprio entro 2 anni il 20-25% del club dovrebbe essere quotato nella Borsa di Hong Kong.
Redazione MilanLive.it