Milan-Cina, accordo per portare il calcio nelle scuole del Paese

Berlusconi e Xi Jinping nel 2011 (getty images)
Berlusconi e Xi Jinping nel 2011 (getty images)

Silvio Berlusconi dopo le elezioni del 31 maggio è pronto a dedicarsi anima e cuore al Milan del domani. Il club rossonero ha bisogno di rassicurazioni per il futuro, sia per l’aspetto tecnico che per quello finanziario. Si attendono sviluppi sul fronte societario, visto che Bee Taechaubol attende una risposta sul suo ultimo rilancio mentre le cordate cinesi sono pronte a riallacciare contatti per il 35% del club, quota massima che Berlusconi è intenzionato a vendere.

 

Secondo Tuttosport però la Cina è sempre più vicina per un motivo particolare: il Milan ha trovato un accordo con Xi Jinping, capo di stato e numero uno del partito Comunista, per introdurre il calcio occidentale nelle scuole del Paese. Un’idea nata già da qualche tempo che mette d’accordo Berlusconi ed i politici cinesi, pronti a rafforzare questo sport tanto amato ma ancora poco praticato nel vasto paese asiatico. Xi Jinping da appassionato di calcio ha voluto fortemente approfondire tale accordo.

 

Il responsabile delle giovanili di Milanello Filippo Galli ha presenziato la scorsa settimana alla presentazione del progetto a Pechino; il Milan invierà i suoi tecnici in circa 200 scuole della Cina per insegnare nozioni di tattica e tecnica e per formare nuovi allenatori proprio sotto il modello rossonero. Una collaborazione che potrebbe fare da preludio ad un accordo più grande, magari relativo ad investimenti orientali nel club di via Aldo Rossi.

 

Redazione MilanLive.it

 

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